Reggio Emilia, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza, a circa 6 anni dalla conclusione della nota operazione “Aemilia”, hanno inferto un altro duro colpo alla cosca che ha disarticolato il sodalizio ‘ndranghetistico operante in regione.
Le inchieste giudiziarie avevano ben dimostrato, da un lato la capacità della cosiddetta “ ‘ndrangheta emiliana” di infiltrare l’economia locale, quella nazionale e in alcuni casi anche estera e dall’altro, che il sistematico ricorso allo strumento dell’intestazione fittizia dei beni, provento dei reati, operato dai vertici e’ stato lo strumento con il quale si è cercato di eludere i provvedimenti, in materia di misure di prevenzione patrimoniali.
E’ in questo contesto che si inquadra l’operazione in argomento che ha riguardato un 43enne cittadino italiano, noto imprenditore edile, originario di Crotone, ma residente da molto tempo in questa provincia.
L’operazione odierna ha preso il via all’alba in 5 diverse località della provincia reggiana e h…
